Art Is Trash: uno dei pochi scultori di street art al mondo
Quando pensiamo alla street art, la nostra mente corre subito a murales, graffiti, stencil o grandi interventi colorati sui muri della città. Solo pochissimi artisti, però, hanno osato superare i confini del bidimensionale per portare la scultura direttamente nello spazio urbano. Tra questi, una delle figure più sorprendenti e riconosciute è Francisco de Pájaro, conosciuto artisticamente come Art Is Trash (El Arte Es Basura). Le sue opere vanno ben oltre il semplice gesto pittorico: sono installazioni, performance e monumenti effimeri realizzati con ciò che la società scarta.
Le origini di Art Is Trash
Francisco de Pájaro è nato a Zafra, in Spagna. Dopo studi artistici, ha scelto di rifiutare i percorsi accademici tradizionali, trovando invece la sua vera voce nelle strade. Qui ha iniziato a trasformare oggetti dimenticati – vecchi mobili, materassi rotti, televisori abbandonati – in figure piene di ironia, poesia e denuncia sociale. Il suo nome d’arte, Art Is Trash, racchiude una filosofia potente: l’arte nasce anche da ciò che viene gettato via.
La scultura come linguaggio di strada
Ciò che rende Art Is Trash così unico è la sua capacità di creare sculture urbane. Mentre la maggior parte degli street artist lascia in eredità superfici dipinte, de Pájaro costruisce installazioni tridimensionali che dialogano con il marciapiede, con i muri e con lo spazio pubblico.
Un materasso diventa un volto urlante, una sedia si trasforma in un personaggio antropomorfo, un vecchio water diventa un altare satirico. Queste opere vivono poco: sono soggette al tempo, alla pioggia, ai netturbini o alla semplice curiosità dei passanti. Ma proprio la loro natura effimera è il cuore del messaggio: nulla è eterno, eppure anche l’oggetto più banale può diventare arte.
Uno dei pochi scultori di street art al mondo
Nel panorama internazionale, la scultura di strada resta un fenomeno raro. Le normative urbane spesso vietano installazioni improvvisate e ciò limita gli artisti. Nonostante questo, Art Is Trash ha fatto delle città – in particolare Barcellona e il quartiere di Poblenou – il suo museo a cielo aperto. Ogni intervento è una storia: una bambola incollata a una televisione può diventare critica al consumismo; una sedia dipinta e allungata può simboleggiare potere o fragilità.
Per questo motivo, Francisco de Pájaro è considerato uno dei pochissimi scultori di street art riconosciuti a livello mondiale. Le sue opere sono a metà tra arte performativa, attivismo e provocazione.
Dalla strada alle gallerie
Anche se il suo habitat naturale resta la strada, molte opere di Art Is Trash sono state raccolte in gallerie d’arte e collezioni private. I collezionisti ne apprezzano l’originalità e l’energia, poiché rappresenta un ponte tra la spontaneità della street art e la permanenza del mercato dell’arte.
A Barcellona, Londra e New York le sue esposizioni hanno riscosso grande successo. Alcune sculture – nate come interventi urbani temporanei – sono state poi ricostruite o conservate, mantenendo vivo lo spirito di quel gesto improvvisato.
Perché è importante
Art Is Trash ci invita a guardare con occhi diversi ciò che scartiamo ogni giorno. Invece delle statue ufficiali in bronzo, i suoi monumenti sono fatti di legno, plastica e oggetti rotti. Sono opere che fanno sorridere, riflettere e spesso denunciano. Ci parlano di consumismo, di sprechi e di come la creatività possa nascere anche da ciò che consideriamo inutile.
Il suo lavoro, inoltre, tocca temi ecologici: riutilizzando materiali destinati alla discarica, rende evidente il problema dei rifiuti e allo stesso tempo ci mostra la loro potenzialità espressiva.
Conclusione
Questa pagina e queste opere testimoniano il percorso di un artista eccezionale. Art Is Trash è davvero uno dei pochissimi scultori di street art al mondo. Le sue sculture sono monumenti temporanei che vivono nello spazio urbano, mescolando ironia, ribellione e poesia.
Dalle strade di Barcellona alle gallerie internazionali, il suo lavoro dimostra che anche un oggetto abbandonato può diventare un’icona d’arte.